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La crisi pandemica, non per tutti...

Social Research by F.C LA PANDEMIA BEHIND THE SCENE 10 Ragioni per cui il La pandemia ha portato benefici economici.


Relazione del 17 ottobre 2020

LA PANDEMIA , E’ PER TUTTI UN DANNO ECONOMICO ?

Riflessioni sulla crisi pandemica del 2020 Ogni crisi sociale, causate da disastri naturali, pandemici, bellici o economici crea forti disagi e confusione nelle popolazioni coinvolte, ma non è per tutti cosi. Facciamo un analisi sommaria: Per esempio un terremoto oltre alla sua sciagura, porta vantaggi alle imprese edili o possessori di ruderi. Una guerra permette ad alcune fasce imprenditrici e amministrative di beneficiare di aiuti internazionali oppure l’acquisto di beni svenduti. Una crisi rende più fragile il sistema, è chi ha potere economico trova un campo fertile. E’ noto che la ricchezza e la povertà è inversamente proporzionale; è una legge di mer- cato. Per esempio una società povera offre la possibilità al benestante di avere servizi e manodopera sottocosto e beneficiare dalla competitività operaia. Quindi possiamo dedurre che l’attuale crisi pandemica non è per tutti sinonimo di crisi, ma di opportunità, con vantaggi a volte “inintenzionali” a causa della fragilità stessa del sistema. Anche ad alcune persone comuni dotati di capacità resiliente potrebbe inaspettatamente portare risvolti positivi, portandoli ad uscire da una routine o stato letargico di impresa, offrendo cosi un impatto positivo sulla propria vita e carriera.

Ecco 10 informazioni tratte da ricerche in rete:

  1. W@LMART DOPO PandemicVIRUS SUPERATO INCASSO DEGLI STATI UNITI

  2. I GIGANTI DEL WEBSOFT DOPO PandemicVIRUS 30 % IN PIÙ

  3. PANDEMIC BOND “titoli di stato” (finanziamenti con minimo morti di La pandemia)

  4. BANCHE 313 MILIARDI profitti

  5. PandemiCoin

  6. AZIENDE FARMACEUTICHE DA 43% AL 95%

  7. ORO +12 % nel da gennaio 2020

  8. (AZIENDE SANITARIE) DAL 30% AL 75% IN PIU'

  9. IMPRESE BELLICHE campo libero per più bombardamenti

  10. DIRITTI UMANI le ONG e org.umanitarie hanno le mani legate

1.W@LMART DOPO PandemicVIRUS SUPERATO INCASSO DEGLI STATI UNITI

Social Research by F.C Pagina 2 È Walmart, il colosso oltreoceano della grande distribuzione, al primo posto per fatturato nella graduatoria mondiale delle multinazionali. Nel 20 la più imponente catena al mondo, che conta oltre 12mila punti vendita, ha regi- strato un fatturato di 523,9 miliardi di dollari. Dal 2005 al 20 hanno aumentato i ricavi, arrivando anche ad avere profitti superiori al prodotto interno lordo degli Stati Fonti: http://www.cnms.it/index.php

2.I GIGANTI DEL WEBSOFT DOPO PandemicVIRUS 30 % IN PIÙ Nel 1H 2020 i giganti del WebSofthanno guadagnato mediamente quasi quattro volte di più rispetto alle multinazionali manifatturiere L’emergenza sanitaria non ha frenato la corsa dei colossi del web in termini di ricavi e profitti nel 1H2020, entrambi cresciuti rispetto allo stesso periodo del 20. Nel 20 il fatturato aggregato dei 25 giganti WebSoft ha toccato quota €1.014 mld, pari all’8% del giro d’affari totale delle multinazionali industriali mondiali. Prosegue la crescita dei ricavi, a ritmi oltre 10 volte superiori a quelli della grande manifattura Nei primi 9 mesi del 2020 la capitalizzazionedei giganti del WebSoft aumentata del +30,4% (-6% per le multinazionali manifatturiere). Podio di Borsa a fine settembre 2020: Microsoft-Amazon-Alphabet. I giganti del WebSoftsono tutti quotati con l’eccezione del gruppo tedesco Otto, a controllo familiarePerformance di Borsa: nei primi 9 mesi del 2020, rialzi in tripla cifra per MeituanDianping(+128,8%) e JD.com (+110,9% Fonte: https://www.finanzaonline.com/notizie/bce-sta-nazionalizzando-mercato-titoli-di-stato- area-euro-con-bazooka-pepp-avra-in-pancia-43-dei-bund-e-2-5-dei-btp http://www.mbres.it./sites/default/files/resources/rs_WebSoft2020_presentazione.pdf

Social Research by F.C Pagina 3

3. PANDEMIC BOND (DICHIARATO 11 marzo 2020) Titoli di stato BTP Italia in un giorno raccolti 4 miliardi Nel primo giorno del collocamento, dedicato agli investitori retail, il titolo a cinque anni indiciz- zato all'inflazione e con una cedola minima dell'1,4%, alla chiusura delle contrattazioni, ha rac- colto ordini per 4,018 miliardi di euro. Per mettere le mani su questo gruzzoletto serve, tra le varie clausole pensate per blin- dare tutti quei soldi, che ci siano almeno 2.500 vittime in un Paese e almeno 20 in un altro. Il secondo bond vale, invece, 95 milioni di euro ma è legato a una gamma più am- pia di casistiche e per farlo scattare bastano 250 decessi. I tassi di entrambi sono molto alti (uno è al 6,5%, l’altro all’11%) sia perché il rischio potenziale è altrettanto alto sia perché le clausole, che permettono alla Banca mondiale di non restituire il capitale agli obbligazionisti, sono a dir poco diaboliche. Tra queste ci sono l’attestazione della pan- demia, il tipo di virus, il tasso di crescita del contagio, il numero di Paesi coinvolti, la di- stribuzione delle vittime nei diversi Paesi e così via. Il risultato? Banche e gestori hanno continuato a incassare e nessun Paese colpito da un’epidemia ha potuto beneficiare di questi soldi. Nemmeno il Congo che l’anno scorso ha pianto 2mila morti per ebola. Fonte: https://www.italiaoggi.it/news/btp-italia-il-bond-anti-La pandemia--piace-al-merca- to-in-un-giorno-raccolti-4-miliardi-202005181318073184

https://www.altroconsumo.it/finanza/investire/investimenti-alternativi/ultime-notizie/2020/03/pandemic-bond

4. LE BANCHE DAL PandemicVIRUS 313 MILIARDI DI PROFITTO IN PIÙ Secondo i dati del Wall Street Journal, nel primo trimestre del 2020, le banche america- ne hanno registrato 1 trilione di dollari da aziende e consumatori. Parallelamente, gli Stati Uniti diventano l'epicentro globale della pandemia, con oltre 60.000 morti. La mag- gior parte del denaro è stata ricevuta dalle quattro maggiori banche americane: JP Mor- gan Chase & Co., Bank of America Corp, Wells Fargo & Co. e Citigroup Inc. Apparen- temente, il potere delle maggiori banche statunitensi aumenta solo. Queste quattro ban- che da sole raccolgono più di 590 miliardi di dollari, praticamente il doppio del preceden- te record trimestrale (circa 313 miliardi di dollari). Ognuna di queste banche ha già supe- rato i 1.000 miliardi di dollari in prestiti da marzo. La paura della crisi in arrivo sta avendo un effetto contrario a quella di molte crisi prece- denti. affidando alle banche i loro risparmi. Ventisei miliardi e mezzo di euro. Ecco l’ammontare complessivo di liquidità preso ieri in presti- to dalle principali banche italiane nella seconda asta Tltro della Bce, l’operazione di rifinanzia- mento con scadenza a 4 anni finalizzata a riportare il credito alle imprese. La somma raccolta da- gli istituti tricolori rappresenta circa il 20% dei 129,8 miliardi raccolti dalle 306 banche europee che hanno preso parte all’iniziativa di Francoforte. Ma il peso delle richieste delle italiane sale al 25% del totale se si somma all’asta di ieri la precedente, quella di settembre, in cui le richieste erano state 23,3 miliardi. Nel giro di due mesi, in sostanza, le prime quindici banche italiane han- no chiesto circa 50 miliardi (49,95 per la precisione) su un totale di 212 miliardi erogato a livello europeo. «Questa è una ulteriore dimostrazione dell’intenso impegno delle banche in Italia per la ripresa che si evidenzia anche con la forte crescita dei mutui pur esclusi dai finanziamenti finaliz- zati dalla Tltro», ha detto il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli. Secondo il numero uno dell’as- sociazione bancaria, «queste immissioni di nuova liquidità si assommano ai circa 1.800 miliardi di prestiti già in atto da parte delle banche in Italia e rappresentano un concreto ed assai ingente sostegno alle prospettive di ripresa». Nel dettaglio, fra le banche italiane che ieri hanno risposto all’asta della Bce, va segnalata la par- tecipazione delle due banche principali, Intesa Sanpaolo e Unicredit, che hanno richiesto rispetti- vamente 8,6 e 2,2 miliardi. Buona anche la domanda di Mps (pari a 3,3 miliardi), Ubi (3,2 miliar- di), Banco Popolare (2,7 miliardi), Bpm (1,5 miliardi),?Iccrea (1,7 miliardi), Banca Popolare di Vicenza (1,25 miliardi), Veneto Banca (980 milioni), Pop Sondrio (750 milioni), Carige (400 mi- lioni), oltre a Banca Sella (200 milioni, che però è fuori dall’elenco Bce). Per tutti questi istituti diventerà ora necessario “girare” questa liquidità raccolta a tasso agevolato – lo 0,15% annuo, ovvero dieci centesimi in più rispetto al tasso di rifinanziamento – in nuovi prestiti alle imprese, pena la restituzione a partire da dicembre 2016. Ecco perchè, come indicato dall’Abi, è prevedibile una ripresa degli impieghi nel primo trimestre del 2015. Al di là della buona risposta dell’Italia, e nonostante il fatto che l’asta di ieri si sia rivelata più sostanziosa di quella di settembre (130 contro 82,6 miliardi)rimane il fatto che l’obiettivo auspi- cato in autunno da Francoforte non è stato centrato. Nelle due aste sono state assegnate 212,4 mi- liardi contro i 400 messi a disposizione dalla Bce. Una domanda così tiepida, nel complesso, che potrebbe spingere la Bce a prendere in considerazione nuove misure straordinarie, acquisto di titoli di Stato in primis. https://iusletter.com/oggi-sulla-stampa/le-banche-italiane-raccolgono-26-miliardi/

5.Pandemic coin L’ultima trovata finanziaria è l’investimento in token, un gettone virtuale, utilizzabile una sola volta, per validare le transazioni finanziarie. Ogni token aveva un valore iniziale ed era in vendita tramite il sito. Per ogni persona che perdeva la vita per colpa del pandemic virus La pandemia- veniva cancellato un gettone. Questo meccanismo faceva lievitare il valore dei token rimanenti permettendo agli speculatori di incassare sulle vendite. In sostanza si scommetteva sui morti per arricchirsi. Più persone morivano più aumentava il valo- re del token. Ma non solo. Nel sito si pubblicizzava il fatto che il 20% degli incassi veniva devo- luto alla Croce Rossa. Ovviamente all’organismo internazionale non è arrivato un euro. A completare il desolante quadro il fatto che i server erano registrati negli e avviare rogatorie in- ternazionali per arrivare ad un nome, forse fittizio, è praticamente impossibile. Alla fine della fie- ra il sito è stato oscurato ma chi ha messo in atto la speculazione non solo si è arricchito ma diffi- cilmente sarà perseguito. Ai PM che hanno indagato su segnalazione della Consob, infatti, non è giunta nessuna denuncia per truffa. https://www.ck12.it/2020/12/06/pandemiccoin-speculazione-morti-La pandemia-criptova- luta/

6.AZIENDE FARMACEUTICHE DA 43% AL 95% IN PIU' Le azioni di Novavax, il cui lavoro in passato è stato essenziale nello sviluppo di vaccini contro altri pandemicvirus (SARS e MERS) sono salite del 95% dall’inizio di febbraio ad oggi - il titolo è un componente del Nasdaq e al momento viaggia sui 14,85 dollari. Dal 7 febbraio le azioni Inovio, società che nella giornata di ieri ha annunciato di aver sviluppato un possibile vaccino capace di combattere la La pandemia-, sono salite del 43,8%. Stesso annuncio fatto anche da Moderna, il cui titolo mercoledì segnava un +42% da inizio febbraio, per poi scendere in scia ad un ridimensionamento della news da parte degli investitori. Si segnalano rialzi considerevoli anche per le società Co-Diagnostics e Vir Biotechnolo- gy.

Social Research by F.C Pagina 6

7.ORO +12 % nel da gennaio 2020 L'oro è in continua crescita specialmente nel 2020 Non a caso negli ultimi 2 mesi le quotazione del metallo giallo hanno registrato un picco che ha sfiorato i $1.700/oncia, ovvero il massimo degli ultimi 7 anni. Molto probabilmen- te l’oro continuerà ad apprezzarsi, dal momento che non ci sono ancora soluzioni in vi- sta per questo Pandemicvirus. https://www.mercati24.com/pandemicvirus/

8.(AZIENDE SANITARIE) DAL 30% AL 75% IN PIU' A seguito dell’emergenza Pandemicvirus le azioni delle principali multinazionali farma- ceutiche hanno preso a correre. La motivazione è semplice: un’epidemia così grave aumenta notevolmente il bisogno di farmaci e probabilmente Big Pharma è già al lavoro per sviluppare un vaccino per prevenire la terribile malattia. QIAGEN 75 % IN PIU' L’azienda tedesca Qiagen, che produce un test rapido sul virus, ha sapientemente mes- so su una complessa struttura di sedi e pagamenti infragruppo fra Germania, Olanda, Malta e Lussemburgo Solo nella prima metà del 2020 l’utile netto di Qiagen è risultato del 75% superiore al- l’anno precedente. Il titolo dell’azienda, quotato alle borse di New York e di Francoforte, dall’inizio dell’anno è salito del 54% - fino a raggiungere un valore di mercato di circa dodici miliardi di euro ABBVIE 30 % IN PIU' Gli investitori più attenti hanno da subito messo gli occhi sul titolo ABBV quotato presso il Nyse. Di certo, non sono rimasti delusi. Nelle ultime settimane Abbvie ha spiccato il volo: INOVIO PHARMACEUTICAL (aumento esponenziale nel 2020 Questa società ha recentemente siglato un accordo del valore di $9 milioni per imple- mentare gli studi sul vaccino per il pandemicvirus.


9.IMPRESE BELLICHE BENEFICI DELLA NON CURANZA E La pandemia La guerra in Siria non è finita. Bombe, emergenza diritti umani, emergenza sanitaria ed economica stanno aggravando le già difficili condizioni di vita della popolazione, stremata da oltre nove anni di guerra. Aumento esponenziale di bombardamenti sulle scuole della Siria negli ultimi 3 mesi nel- la Siria nord-occidentale, più di 2 al giorno. Nei primi due mesi del 2020, almeno 30 bambini sono stati uccisi e oltre 550mila perso- ne sono state costrette a lasciare le proprie case. (Rapporto di Save the Children)

10.DIRITTI UMANI le ONG e org.umanitarie hanno le mani legate a beneficio delle organizzazioni degli stati imperialisti ROHINDGYA IN BANGLADESH GENOCIDIO www.alert92.com (full coverage) per il predominio dei mari del pacifico e miniere del Myanmar IL PIU' GRAVE DISASTRO UMANITARIO II SECOLO (NASCOSTO) 1 milione di persone abbandonate al loro destino 500 mila bambini in un lager a cielo aperto nessun interesse mondiale dopo il covi


NOTA FINALE:

-In tutti questi anni ogni giorno nel mondo muoiono di fame circa 20.000 persone

Più o meno 4 volte in più delle mortalità causate dalla pandemia.

Quasi nulla è stato fatto, WHY?

1.morti di fame: 25.000 al giorno 9 milioni (media annua)

2.covid 8.500 oggi / 1.8 milione nel 2020 -Forse non tutti sanno che da 7 anni sui monti tra Thailandia e Myanmar e Laos è in corso una rappresaglia verso tribù Cristiane, Musulmane e Induiste simile alla guer- ra del vietnam ma più nascosta -Forse non tutti sanno che la guerra del vietnam sta causando più morti per le mine ine- splose che continuano a fare stragi ai civile che nella guerra stessa del vietnam -Forse non tutti sanno che quando finisce una guerra e tutti dichiarano vittoria per la pace ottenuta MIGLIAIA DI DONNE SONO DEVASTATE PSICOLOGICAMENTE E IN- CINTE DA SOLDATI CHE FANNO VIOLENZA

Ma in definitiva basta un comunicato stampa di stato per mettere l’anima in pace a tutti e tornare a dormire tranquilli.

Articolo di F.C.

DISCLAIMER: L’autore dell’articolo non si assume nessuna responsabilità sulla veracità delle informa- zioni che vengono ricondotte ai siti di riferimento.

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